Firmata da due autori dell’Università di Melbourne in Australia, una review della letteratura fa il punto su una forma che nelle sue varie manifestazioni è piuttosto frequente nel setting veterinario.
Nel cane, una volta esclusa l’eventualità di un’infestazione parassitaria o di una malattia neoplastica, in presenza di disturbi gastroenterici che persistono da almeno tre settimane si parla di enteropatia cronica. Dato che la storia clinica, i biomarker e i reperti endoscopici o istologici non sono sufficienti, i trial dietetici e terapeutici rappresentano tuttora lo strumento principale per differenziare le diverse forme cliniche di ent...
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