MICROBIOTA INTESTINALE NUTRIZIONE

BARF o crocchette: ecco come cambia il microbiota del cane

Il microbiota dei cani alimentati con la dieta BARF era caratterizzato da una maggiore ricchezza e diversità rispetto alla dieta commerciale.

Pubblicato il
, diGiulia Pignataro

È noto che la dieta moduli fortemente la composizione del microbiota intestinale, influenzando così le condizioni di salute e le malattie.

Per molti anni, la forma principale di cibo per cani è stata quella delle crocchette, che sono tipicamente a base di farina derivata da varie fonti proteiche come carne o pesce. Il cibo secco infatti è diventato la scelta più popolare tra i proprietari di animali domestici grazie ai suoi vantaggi economici.

La dieta BARF (Biologically Appropriate Raw Food) ovvero a base di carne cruda, ossa polpose, grassi e vegetali sta acquisendo popolarità negli ultimi anni ma presenta alcuni rischi batteriologici.

Le diete naturali di tipo BARF e quelle commerciali sono state utilizzate per l’alimentazione degli animali domestici, promuovendo cambiamenti nel microbiota canino, in termini di abbondanza, ricchezza e diversità, che possono favorire alcuni processi metabolici e la resistenza a determinati agenti infettivi.

Un  recentissimo studio colombiano si propone di identificare i cambiamenti del microbiota nei cani alimentati con una dieta di tipo BARF rispetto a quelli alimentati con una dieta commerciale mediante il sequenziamento della regione V4 del gene 16S rRNA. 

È stata impiegata una strategia di metabarcoding sequenziando la regione ipervariabile V4 del gene 16S rRNA con la piattaforma Illumina HiSeq.

Il microbiota dei cani alimentati con dieta BARF (n = 20) e dieta commerciale (n = 26) è stato indagato utilizzando campioni fecali.

I risultati

Le analisi della diversità beta hanno confermato che la dieta è direttamente correlata alla composizione del microbiota, indipendentemente dalla razza e dal sesso. In ciascuna dieta sono stati identificati taxa differenzialmente arricchiti come Fusobacterium, Bacteroides e Clostridium perfringens nei cani alimentati con BARF.

Prevotella, Turicibacter, Faecalibacterium e Peptacetobacter (Clostridium) hiranonis, per lo più rilevanti nel metabolismo dei carboidrati, sono stati identificati nei cani alimentati con mangimi commerciali, questo dato può essere direttamente correlato alla composizione della dieta.

Sono state identificate importanti differenze in termini di ricchezza, diversità e arricchimento differenziato dei batteri in ciascuna dieta. Il microbiota dei cani alimentati con la dieta BARF era caratterizzato da una maggiore ricchezza e diversità rispetto alla dieta commerciale. Tuttavia, è stato identificato che i cani alimentati con BARF possono potenzialmente acquisire un maggior numero di infezioni opportunistiche da patogeni importanti come C. perfringens.

Reference

Reference: S Castañeda, G Ariza, A Rincón-Riveros, M Muñoz, J Ramírez. Diet-induced changes in fecal microbiota composition and diversity in dogs (Canis lupus familiaris): A comparative study of BARF-type and commercial diets. Comparative Immunology, Microbiology and Infectious Diseases, Volume 98,2023,102007, ISSN 0147-9571, https://doi.org/10.1016/j.cimid.2023.102007.

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